Salve, e buongiorno a tutti voi, carissimi amici di ‘A un cucchiaio dal mondo’. Oggi vorremmo parlarvi di uno Street Artist (artista di strada) le cui gesta ci hanno ispirati per questo nostro articolo: il suo nome è Pier Paolo Spinazzè, detto ‘Cibo‘. La sua missione: ripulire le mura della sua città, Verona, da messaggi di odio, perlopiù a sfondo razzista, per sostituirli con dei ‘gustosi’ e incredibili pittogrammi che richiamano la meravigliosa e variegata tradizione culinaria italiana.
E’ un mio dovere civico, è un mio diritto. Come spieghi una svastica a un bambino? E’ impossibile, è un messaggo di razzismo!
Dice Pier Paolo in un intervista per il TG3 , invitando gli artisti del territorio ad occuparsi di questo stesso, della sua salvaguardia; della salvaguardia delle nuove generazioni da messaggi così poveri, infecondi, malsani, sostituendoli con dolcezza, gusto, consapevolezza, amore, passione e tanta, tanta determinazione.
Il messaggio di Pier Paolo è un messaggio chiaro, semplice, mediato attraverso forse una delle forme d’arte più vituperate e a cui è riservata, ahinoi, un pò troppo poca ‘indulgenza’.
Proprio forse a causa della mancata moderazione di quella ‘libertà d’espressione‘ conferita da questa stessa, per cui ognuno si sente in diritto di autoproclamarsi latore di concetti e ideologie che, probabilmente, neanche comprende o che comprende a fatica, magari anche senza la giusta mediazione e la dovuta e necessaria informazione.
L’odio va prima compreso, poi combattuto con l’amore.
Ed è un pò quello che fa ‘Cibo’ col suo spray ‘anti-nazi’ e le sue fragole con panna, i suoi cestini ricolmi di leccornie, le angurie, i campi fecondi di frutti e di fiori e tutto ciò che il suo ingegno e la sua fantasia suggeriscono per la sua pesonale battaglia contro quanto di più insalubre possa generare l’essere umano.
L’odio.
Un abbraccio da Gaetano&Teresa di:
