Salve, carissimi cucchiaini, e benvenuti a questo primo appuntamento con la rubrica #mercatinintour, nella quale vi raccontiamo dei mercatini di Natale che più ci hanno entusiasmato sino ad ora.
Prima di iniziare…
Partiamo col presupposto che tutti i mercatini che abbiamo visitato e che visiteremo presentano, o presenteranno, delle caratteristiche che ce li hanno fatti, o piuttosto, ce li faranno amare alla follia. Ma, per questa rubrica abbiamo deciso di adottare un metro di valutazione leggermente diverso rispetto a quanto vi abbiamo sino ad ora abituati, certi del fatto che un sistema di valutazione decimale, che si basa, sostanzialmente su cinque categorie (comfort, atmosfera, proposte dai mercatini, proposte culinarie, budget) funzioni – forse – meglio di quelle constatazioni soggettive e oggettive, che comunque continueranno ad arricchire le pagine di questa rubrica, così come di tutte le altre non temete. I voti chiaramente espressi su base soggettiva
Ma adesso, bando alle ciance: mano ai biscotti e alla nostra tazza di tè e partiamo insieme per questa nuova, meravigliosa, entusiasmante e sconvolgente avventura natalizia.
Gaetano e Teresa
L’arrivo a Caposele
Giungere a Caposele (AV) è davvero molto semplice: percorrendo il tratto d’autostrada SA-RC, in direzione Salerno se venite da Reggio Calabria e in direzione Reggio Calabria se venite da Salerno, basterà prendere l’uscita Contursi Terme (SA) e percorrere la SS 156 sino all’uscita Caposele. Superate il santuario di Materdomini dedicato al culto di San Gerardo e in men che non si dica sarete arrivati a destinazione.
Siamo arrivati a Caposele intorno alle 20:00, riuscendo ad accedere anche piuttosto agevolmente, dal momento in cui, nella nostra testa, si era già formata un’immagine piuttosto caotica e scoraggiante, per l’evento che, comunque, vanta l’albero di Natale più alto d’Europa.

Sebbene sia il più alto d’Italia, certamente non pare il più brillantemente decorato.
Voto 6 e mezzo. Ci aspettavamo, sinceramente, di poter osservare un albero con decorazioni all’altezza del suo primato. Un’occasione mancata.
Gaetano e Teresa
La vista di un albero un pò ‘spoglio’ e decorato non esattamente come ci aspettavamo fosse, ci scoraggia non poco. La strada fatta per arrivare sin lì non era stata esattamente ‘poca‘ e il malumore sa come prendere velocemente il sopravvento sul viaggiatore esausto e sin troppo carico di aspettative. Tuttavia, la copiosa affluenza di visitatori all’evento, che, peraltro, presentavano dei volti piuttosto felici e soddisfatti, ci rincuora e ci motiva a proseguire in questo nostro cammino di scoperta e meraviglia.
I mercatini di Caposele
Inerpicatici per una leggera salita, che declina in un piccolo largo dove, appunto, è stato allestito l’albero e da cui è possibile ammirare il suggestivo Campanile delle Sorgenti di Caposele, anch’esso illuminato a festa, sebbene in maniera più sobria e confacente a un luogo sacro, giungiamo sul corso principale di Caposele, Corso Europa, lungo il quale sono stati allestiti, appunto, i mercatini.

Quello che ci si presenta davanti è uno sciame di piccole bancarelle, sulle quali sono disposti dove lavori in macramè, dove lavori all’uncinetto; dove degli oggettini realizzati in radica e in legno di olivo, dove dei centrotavola davvero incantevoli, che presentavano i classici elementi decorativi del Natale quali bacche, vischio, palline colorate e coriandoli glitterati; dove dei magnifici presepi pre-confezionati, per i più pigri, dove, invece, articoli chiaramente prodotti in serie. Rarefatta la presenza di prodotti realmente artigianali e quasi assente l’elemento ‘wow‘ che ti fa urlare al mondo:
Questo si che è Natale!
Gaetano e Teresa
Un mercatino davvero ordinario, insomma, dove però si riesce comunque a respirare l’atmosfera natalizia, se non negli ammennicoli e nelle chincaglierie offerti – anzi, quasi propinati – dai venditori, nei bracieri disseminati un pò ovunque lungo tutto il percorso dei mercatini, in un banditore che urla le ‘uscite‘ della tombola da dei megafoni il cui volume era settato su livelli di pressione sonora davvero troppo alti, e, dulcis in fundo, nel cibo.
Ebbene si: il vero vanto di questi mercatini è sicuramente l’offerta culinaria, che sà di buono anche nei prezzi: davvero bassi per una kermesse del genere. Noi abbiamo preferito, alle varie offerte, quelle dei ragazzi di ‘Braciami ancora‘ di Aiello del Sabato (AV), che proponevano un assortimento di ghiottonerie alla brace tra cui i tradizionali arrosticini abruzzesi, succosi e fragranti, e dei piatti confezionati con varie declinazioni di mortadella piastrata. Noi l’abbiamo provata al piatto, condita con riduzione d’aceto balsamico, e nella tradizionale ‘pizza moscia’ condita con limone e prezzemolo. Una vera goduria, anche per il portafogli:
- Arrosticini – cuoppo da 5 pezzi – €3.00
- Mortadella piastrata al piatto – €2.50
- Mortadella piastrata in ‘pizza moscia’ – €3.00
Chiaramente il nostro invito è quello di provare anche le specialità tipiche natalizie di Caposele come le matasse, gli amaretti e i muffletti.
Gaetano e Teresa
Conclusioni e giudizio finale
Nonostante l’offerta piuttosto variegata, al mercatino di Natale di Caposele non v’era nulla delle proposte offerte che invitava un possibile acquirente ad acquistarne qualche esemplare, fatta eccezione, forse proprio per i centrotavola: davvero deliziosi.
Insomma, come già ribadito, un mercatino piuttosto ordinario che ha dalla sua una location davvero suggestiva e che merita davvero di esser visitata in lungo e in largo e non soltanto nel periodo invernale.
Tirando le somme, basandoci su un criterio di giudizio che si basa, sostanzialmente su cinque categorie: comfort, atmosfera, proposte dai mercatini, proposte culinarie e budget, e un metro di valutazione che si basa da una scala da 0 a 10 alberelli 🎄 il nostro CHRISTMAS SCORE per questo mercatino è:
CATEGORIA | VOTO |
Comfort | 7 |
Atmosfera | 7 |
Proposte dai mercatini | 6.5 |
Proposte culinarie | 8 |
Budget | 9 |
CHRISTMAS SCORE (DA MEDIA PONDERALE): 7.5 🎄
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Gaetano e Teresa
Un abbraccio dai vostri affezionatissimi Gaetano e Teresa di:
